SETTIMANA DELLA MIMOSA D'ARGENTO

Testimonianza femminili contro le mafie

Otto marzo 2023

IISS Ettore Maiorana - Martina Franca (TA)

Oggi 8 marzo 2023 presso l’Istituto Majorana di Martina Franca (TA) è stato avviato il percorso progettuale per onorare e ricordare il Magistrato Francesca Morvillo Falcone, uccisa dalla mafia. Un’iniziativa, che si concluderà il 23 maggio ’23. Un progetto di valenza nazionale, che ha già avuto l’adesione di magistrati, università e ministeri.

Gli studenti e i docenti, coordinati dalla dirigente scolastica prof.ssa Anna Maria Gabriella Mele dell”Istituto Maiorana con il concorso del Comitato Qualità della Vita presieduto dal prof. Carmine Carlucci, nella settimana della Mimosa d’Argento, hanno dato attuazione a questo incontro significativo, nella ricorrenza dell’Otto Marzo attraverso le testimonianze femminili contro le mafie. 

Molto struggente la testimonianza degli alunni del Maiorana, che hanno sottolineato con un’originale narrazione, il dramma di tutti i servitori dello Stato e non solo, trucidati dalle mafie.

Sono intervenuti alcuni relatori per dare anch’essi testimonianza e rilievo a questo evento, che ha visto nell’aula magna dell’Istituto gremito di alunni, una bella e spontanea partecipazione attiva da parte di tutti.

Dopo la presentazione dell’evento da parte della direttrice dell’Istituto prof.ssa Anna Maria Gabriella Mele, sono  intervenuti il prof. Stefano Vinci, coadiutore del corso di laurea in Scienze Giuridiche dell’UNIBA, la dott.ssa Stefania Maria Fornaro, vice Prefetto di Bari, la Dott.ssa Francesca Colaci, PM della Procura di Taranto.

Il prof. Carmine Carlucci del Comitato Qualità della Vita, ha evidenziato le ragioni dell’incontro apprezzando la fattiva e costruttiva organizzazione offerta da tutto il corpo docente dell’Istituto con il coinvolgimento operativo dei ragazzi. Un “Ad Maiora a tutti” ha concluso l’incontro con la consegna della Targa Mimosa d’Argento alla prof.ssa Mele e il diploma di benemerenza al magistrato Francesca Colaci e al vice Prefetto di Bari Stefania Maria Fornaro da parte del prof. Stefano Vinci.

Il nostro racconto fotografico

La nota sull'evento a cura di Rosalba Laghezza

In occasione della Settimana della Mimosa d’argento, evento a cura del Comitato per la qualità della vita, Mercoledì 8 marzo 2023 presso l’Aula Magna dell’Istituto Majorana di Martina Franca si è svolta una conferenza “Testimonianze femminili contro le mafie – Storie di donne impegnate contro le mafie”, per ricordare e onorare il Magistrato della Repubblica Italiana Francesca Morvillo Falcone. L’iniziativa, sostenuta dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Anna Maria Gabriella Mele, è stata arricchita non solo dagli interventi del Prof. Stefano Vinci (Preside del corso di Laurea in Scienze giuridiche dell’UNIBA – Dipartimento Jonico), della Dott.ssa Stefania Maria Fornaro (Vice prefetto di Bari), della Dott.ssa Francesca Colaci (Pubblico Ministero della Procura di Taranto) e del Prof. Carmine Carlucci (Presidente del Comitato per la qualità della vita), ma anche dalla profonda e sentita riflessione di una rappresentanza di studentesse del Majorana che ha condiviso con i relatori e con la comunità scolastica una serie di testimonianze di donne impegnate contro le mafie.

L’evento ha avuto inizio con la declamazione di alcuni versi che ispirano ad un domani di speranza, di impegno e di coraggio e che hanno introdotto una performance di danza sulle note di “Ddoie mane” di Stefano Lentini. L’intervento è proseguito con la lettura dei versi “A tutte le donne” di Alda Merini e delle biografie di donne vittime della mafia o di donne che ogni giorno tentano di combattere la mafia, tra esse Francesca Morvillo. La narrazione è stata accompagnata dall’esecuzione al violino del brano Oblivion di Astor Piazzolla.

Il Dirigente scolastico, Prof.ssa Anna Maria Gabriella Mele, dopo aver ringraziato le studentesse, ha salutato i relatori presenti e il Prof. Carlucci, ispiratore della manifestazione che rientra in un percorso progettuale di carattere sociale e culturale che vuole facilitare un atteggiamento impegnato a promuovere consapevolezza, presa di coscienza e contezza dei fenomeni più significativi della vita quotidiana. Il Dirigente rivolge quindi l’invito agli studenti e alle studentesse presenti a superare l’anacronismo della “Giornata Internazionale della donna” e ricorda loro di applicare quotidianamente i principi dell’Articolo 3 della Costituzione italiana, invitando ciascuno di loro a fare del rispetto reciproco una sentita pratica quotidiana perché in una società democratica non ci devono essere distinzioni, ciascuno uomo e ciascuna donna ha diritto all’emancipazione, alla formulazione e allo sviluppo di un progetto di vita; il diritto delle donne è il diritto dell’essere umano. Ne è esempio l’Aula magna del Majorana allestita con una serie di ritratti di donne (Le Intrepide) che si sono distinte nella storia per la loro intelligenza e la loro volontà e per questo sono la più concreta testimonianza che non ci sono limiti all’espressione delle potenzialità delle donne nella società. Il Dirigente conclude richiamando l’appello del Giudice Borsellino e che ritiene essere la chiave di lettura della giornata, ovvero che la mafia e la morte delle donne si contrastano non solo arginandone i processi, ma favorendo l’affermazione di un movimento culturale che tutti i protagonisti della Scuola possono costruire. La Scuola è uno dei luoghi di origine di quel movimento culturale, è il luogo in cui si deve dire quotidianamente no alla violenza, all’illegalità, e conclude con l’auspicio che l’io di ognuna delle singole donne protagoniste narrate nella giornata diventino il noi della comunità scolastica del Majorana che ogni giorno si impegna fortemente a dire no alla mafia, no alle mafie.

La Dirigente invita a relazionare il Prof. Stefano Vinci (Preside del corso di Laurea in Scienze giuridiche dell’UNIBA – Dipartimento Jonico) che dopo un breve excursus storico sulla nascita della Giornata Internazionale della donna e sulla simbologia della Mimosa, riflette sulla figura della protagonista della giornata, Francesca Morvillo, unico magistrato donna uccisa dalla mafia, anche lei simbolo della lotta alla mafia degli anni Novanta, simbolo di quelle donne che con difficoltà hanno potuto accedere alla carriera in magistratura. Come giudice minorile, Francesca Morvillo ha combattuto la mafia preoccupandosi della rieducazione dei minori, dei figli di esponenti mafiosi che hanno potuto godere del diritto di cambiare il proprio destino.

La giornata è proseguita con l’intervento della Dott.ssa Stefania Maria Fornaro che ha ribadito che per combattere la mafia è necessaria un’operazione culturale, un’operazione di memoria e il luogo privilegiato per attuare ciò è la scuola in quanto è il massimo frammento di una comunità educante ben più ampia e di cui fanno parte le Istituzioni e tutta la società. E se la società odierna è una società improntata sulla ricerca del consenso, per combattere la mafia si deve invece partire dalla ricerca del senso. A tal fine la dottoressa Fornaro ricorda il progetto avviato dalla Procura di Bari con il sostegno del Ministero dell’Istruzione che coinvolge quattro scuole della Regione per sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’illegalità.

 

È intervenuta in successione, la Dott.ssa Francesca Colaci, giovane PM della Procura di Taranto, la quale ha sottolineato che il suo impegno quotidiano non è rivolto solo a combattere la mafia ma anche la criminalità ordinaria; ha tenuto a ricordare tutte le donne vittime di violenza domestica, che hanno il coraggio di denunciare i propri aguzzini, che scelgono di stare dalla parte della legalità. Perché le Istituzioni sono vicine al cittadino, sono garanti della legalità, della giustizia che insieme alla pace rendono il mondo libero.

Ha concluso gli interventi il Prof. Carmine Carlucci, Presidente del Comitato per la qualità della vita, che dopo un breve excursus sulla storia del Comitato che rappresenta, ringrazia i relatori e in particolare il Dirigente per l’atmosfera emozionante creata dall’introduzione delle studentesse e per il sostegno all’iniziativa e al progetto in memoria di Francesca Morvillo per il quale si auspica una valenza nazionale a partire da una pubblicazione incentrata sulla vita del Magistrato.

Dopo una breve esecuzione al pianoforte di un brano di Debussy, la giornata si conclude con la consegna di due pergamene Mimosa d’argento alle Dott.sse Colaci e Fornaro, con un encomio rivolto al Dirigente scolastico del Majorana da parte dell’intera comunità scolastica, ma soprattutto con la consegna della Targa Mimosa d’argento 2023 da parte del Prof. Carlucci, a nome del Comitato sulla qualità della vita, allo stesso Dirigente, Prof.ssa Anna Maria Mele.

5 Replies to “Le testimonianze femminili contro le mafie”

  1. Significativi interventi, lodevole l’impegno e l’interesse dei ragazzi. Finalmente si è guardato anche all’azione e al sacrificio di una DONNA al servizio dello stato .
    Rinnovo il ringraziamento a Max per l’attenzione verso i momenti culturali della città, nonché l’impegno nel divulgare e lasciare traccia dei cammini per la cresciuta

  2. Ti ringrazio per l’attenzione per il mio lavoro di divulgatore della Bellezza. Mi piace definirmi in questo modo. Un caro saluto.

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