Il parcheggio di scambio Croce

Un nostro racconto, che vuole contribuire ad accendere i riflettori su questa incredibile vicenda di cattiva amministrazione del denaro pubblico e la mancanza d’attenzione verso le radici storiche di questo nostro territorio.
La parte più antica della città di Taranto, lo scoglio del Tonno, è stato oggetto di un intervento al fine di realizzare un parcheggio di scambio ad inizio 2014. Siamo andati il 13 Marzo 2023 in questo luogo per verificare lo stato d’abbandono in cui versa con l’architetto Vincenzo De Palma. Da quanto ci ha raccontato, la situazione non è delle migliori e non abbiamo notizie relative alla ripresa dei lavori. L’ennesima cattiva gestione amministrativa, che penalizza questa bellissima e sfortunata città.

Questo luogo è molto importante per la storia di questo territorio in quanto sin dal Neolitico era sorto un villaggio su questo promontorio sito immediatamente ad occidente dell’imboccatura del Mar Piccolo di Taranto e detto, ai tempi della scoperta «Punta Tonno» (in dialetto «Li Tunni»). Di fronte al promontorio emergeva dall’acqua uno scoglio chiamato, a partire dall’inizio del XIX secolo d.C., «Scoglio o Pietra dei Tonni». (Nota tratta da Storie di Storia di Giampiero Lovelli L’insediamento preclassico dello Scoglio del Tonno nella città di Taranto | Storie di Storia

Le fasi di sbancamento e distruzione dell'area storica.

Dal 2014 e anche prima, vi sono state diverse manifestazioni di cittadini, che guardavano con preoccupazione la distruzione di questo luogo, profeti in Patria non ascoltare ed è molto amaro oggi 13 marzo 2023 constatare che avevano ed avevamo ragione. 

Immagini del 2016

il cantiere nel 2017

Il cantiere nel 2021

Un volantino di sensibilizzazione a cura di molte Associazioni

Alcuni interventi sulla stampa locale

La Chiesetta della Croce

SALVIAMOLA DAL DEGRADO

La chiesetta fu costruita nel XVIII secolo sull’omonima collina sulla quale il beato Angelo d’Acri dell’Ordine dei frati minori cappuccini in occasione di una predica di quaresima piantò una croce (da allora la collina fu chiamata appunto della croce). Fu sicuramente uno dei primi insediamenti cappuccini in seguito divenne la chiesa dei portuali della vicina real dogana, dopo poco tempo nel 1834 in questa chiesa fu fondata la Confraternita della Santissima Croce che da allora ne curò la gestione e il decoro. Agli inizi del Novecento la chiesa fu destinata dall’arcivescovo Jorio a essere la prima parrocchia del nascente quartiere dei Tamburi (funzione che mai assolse per via della sua lontananza dall’abitato) molto tempo dopo la chiesa venne inspiegabilmente abbandonata e chiusa al culto, negli ultimi tempi si propose la demolizione dell’edificio per permettere il potenziamento della linea ferroviaria della vicina stazione ma nulla si fece; la chiesa versa in uno stato di abbandono nonostante alcune associazioni ambientaliste abbiano fatto varie proposte alla locale amministrazione per il recupero dell’area. Il territorio è inserito nella vicaria di Taranto Nord dell’arcidiocesi di Taranto. Era stata un tempo gestita dalla Confraternita della Santissima Croce – Wikipedia

L'arch. Vincenzo De Palma presenta il progetto di recupero nel 2013

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