GIOVEDI 12 NOVEMBRE 2020

Una sobria e significativa cerimonia si è svolta questa mattina a Taranto in Via Caduti di Nāṣiriya davanti alla stele, che ricorda questo tragico evento. Una cerimonia con tutte le cautele dettate dal Covid e che ha visto la partecipazione della nostra Amministrazione rappresentata dall’assessore Affari Generali – Risorse Umane avv. Annalisa Adamo, del Presidente del Comitato Qualità della vita (CQV) Prof. Carmine Carlucci, del Preside dell’Istituto Pacinotti Prof. Vito Giuseppe Leopardo, dell’Ammiraglio Claudio Confessore già comandante del Reggimento San Marco e del centro di addestramento aeronavale della Marina Militare. Era presente anche una rappresentanza della nostra Protezione Civile diretta da Raffaele Russo. Ricordiamo che nostri connazionali civili e militari furono uccisi da un vile attentato alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia.

Un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei Carabinieri, provocando successivamente l’esplosione del deposito munizioni della base e pertanto la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili. Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all’ingresso della base “Maestrale”, riuscì a uccidere i due attentatori suicidi, tant’è che il camion non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di entrata, evitando così una strage di più ampie proporzioni.

I primi soccorsi furono prestati dai Carabinieri stessi, dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell’esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla, che si trovava sul luogo per girare uno sceneggiato sulla ricostruzione a Nassiriya da parte dei soldati italiani, nonché i militari dell’esercito italiano di scorta alla troupe che si erano fermati lì per una sosta logistica.

Il Comando dell’Italian Joint Task Force (IJTF) si trovava a 7 chilometri da Nassiriya, in una base denominata “White Horse”, distante circa 4 chilometri dal Comando USA di Tallil.

Il Reggimento MSU/IRAQ, composto da personale dei Carabinieri Italiani e dalla Polizia Militare Romena (a cui poi si aggiungeranno, a fine novembre 2003 120 uomini della Guardia Nazionale Portoghese), era diviso su due postazioni: la base “Maestrale” e la “Libeccio”, entrambe poste al centro dell’abitato di Nassiriya.

Presso la base “Maestrale” (nota anche con il termine “Animal House”), che durante il regime di Saddam Hussein era sede della Camera di Commercio, era acquartierata l’Unità di Manovra.

Presso la “Libeccio” avevano sede sia il Battaglione MSU, sia il Comando del Reggimento MSU/IRAQ. L’attentato avvenne alle ore 10,40 del 12 novembre 2003 alla base “Maestrale”. L’altra sede, “Libeccio”, distante poche centinaia di metri dalla prima, venne danneggiata anch’essa dall’esplosione. Era infatti intendimento dei Carabinieri, contrariamente alla scelta dell’Esercito di stabilirsi lontano per avere una maggiore cornice di sicurezza, posizionarsi nell’abitato per un maggior contatto con la popolazione. Due mesi dopo l’attentato, il Reggimento CC lasciò definitivamente anche la Base “Libeccio”, trasferendosi alla base di “Camp Mittica” nell’ex aeroporto di Tallil, a 7 km da Nassiriya.

Il CQV Comitato Qualità della Vita, che promosse il toponimo di questa via s’impegnò con l’amministrazione Stefàno per far realizzare la stele commemorativa presente in questo luogo.

Ora siamo nel 2020 e l’assessore Adamo molto sensibile alle tematiche del sociale e della legalità ha espresso l’impegno dell’amministrazione a provvedere ad una migliore organizzazione e fruizione di questo luogo di memoria.


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