Racconti dalla Contea di DegradoLand

In un universo distopico che ricalca una Taranto fin troppo reale, Thalassia si ritrova catapultata in Degradoland, una terra segnata dall’incuria, dall’inquinamento ambientale e da una cittadinanza assuefatta al declino. Attraverso incontri significativi con attivisti, custodi della memoria e comunità resilienti, la protagonista scopre le ferite ma anche le risorse invisibili del territorio. Ogni capitolo affronta un tema specifico legato alla crisi ambientale, sociale e culturale della città, ponendo l’accento sulla possibilità del cambiamento attraverso la consapevolezza e la memoria.

Introduzione – Taranto Capitale di Degradoland

In un futuro distopico (ma non troppo), inizia l’avventura di Thalassia, catpultata in Degradoland.

Capitolo 1 – Oltre le rovine, verso la resistenza

Tra le macerie di Degradoland e il relitto di un flottante spacciato per sostenibile, Thalassia incontra Zane e scopre che qualcuno resiste ancora. 

Capitolo 2 – L’Oasi Nascosta

Per essere accolta nella comunità di Zane, Thalassia dovrà riconoscere la bellezza che non si raccoglie, ma si protegge. 

Capitolo 3 –  Il cuore del mare

Nel cuore del Mar Piccolo, Thalassia scopre la magia dei servizi ecosistemici e la forza silenziosa della mitilicoltura, dove la vita sommersa e quella emersa si intrecciano in un equilibrio fragile e prezioso. 

Capitolo 4 – L’ acqua rubata

Tra le crepe di un fiume derubato, Thalassia riscopre l’essenza di una vita in lotta. Ogni goccia rubata diventa la promessa di una rinascita.

Capitolo 5 – Il guardiano delle radici 

Nel cuore dimenticato di Degradoland, tra le rovine delle Mura Greche, un carrubo ostinato sfida il tempo. Elio, giovane custode di memorie e semi, ci insegna che resistere è un atto di amore, e che ogni radice è una promessa di rinascita. 

Capitolo 6 – La bellezza ritrovata

Tra le rovine di Degradoland, Thalassia riscopre il valore della bellezza che resiste: nei gesti delle comunità! Non è più tempo di fuggire. È tempo di soffiare sulla brace e “accendere un fuoco”.

Capitolo 7 – Il salotto perduto

Thalassia esplora le rovine della città e incontra Lucia, custode di una memoria che resiste. Tra palazzi murati e piazze svuotate, riaffiora la consapevolezza che senza luoghi condivisi, anche i legami si spezzano. Un viaggio nella perdita e nella speranza di rinascita. 

Capitolo 8 – La biblioteca segreta

Tra scaffali dimenticati e sogni ribelli, Thalassia scopre che la cultura può ancora essere un atto rivoluzionario, dove il sapere si intreccia al desiderio di restare e ricostruire. 

Capitolo 9 – Le bocche di ferro

Nel cuore del quartiere di Cenere Nova, tra cassonetti “smart” abbandonati e sogni riciclati male, Thalassia si confronta con una delle ferite più profonde di Degradoland: la gestione fallimentare dei rifiuti urbani. 

Capitolo 10 – Le sentinelle di Zambegandia

Nel cuore della Gravina del Triglio, Thalassia incontra i giovani di Zambegandia, custodi ostinati di un amore che resiste tra terra e silenzi. Una passeggiata diventa rito, un bulbo di orchidea diventa promessa. Perché lottare, qui, è un atto d’amore quotidiano. 

Capitolo 11 – La principessa delle maschere

Nel Quartiere delle Lanterne Spente, dove l’aria è veleno e i bambini indossano maschere per respirare, Thalassia incontra Aria. Una bambina, una guida, una regina silenziosa. Dietro ogni maschera, la dignità di chi non si arrende. 

Capitolo 12 – Il fuoco e la cenere

Tra le rovine annerite e le bugie istituzionali, Thalassia decide di non arretrare più. Accende un fuoco che non distrugge, ma rigenera. Un fuoco di verità, memoria e riscatto, per chi non ha più voce e per chi ha il coraggio di usarla. 

Capitolo 13 – I custodi del mare

Thalassia salpa verso le isole del Mar Grande e incontra una comunità silenziosa e visionaria: gli Isolani. Tra delfini, mappe segrete e una nuova alleanza, scopre che il mare ha ancora molto da dire. E qualcuno disposto ad ascoltarlo. 

Capitolo 14 – La Voce del Mare

Un capitolo che sussurra e grida insieme: Thalassia ascolta le correnti del Mar Piccolo, scorge la vita sommersa che resiste e comprende che ogni eco d’acqua porta con sé un messaggio di rinascita. Qui, tra mitili, cavallucci e radici sommerse, nasce la promessa che la bellezza sa ancora farsi sentire, se solo scegliamo di ascoltarla.

Capitolo 15 – Thalassia

Nel capitolo conclusivo, la giovane donna dai capelli di rame non è più solo viaggiatrice di un mondo spezzato: diventa fuoco, voce, brace che accende la speranza. Con i semi simbolici, Thalassia semina una nuova alleanza tra comunità e natura, ricordando a tutti che la bellezza, come la libertà, non muore: si riaccende. 

Capitolo Finale- Lettera da Thalassia

Nella sua lettera finale, Thalassia non saluta: affida. A chi resta, lascia la brace, la memoria e un invito: scegliere la bellezza come atto di resistenza. Perché la città può ancora rinascere. Ma solo se la si ama. 

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