Racconti dalla Contea di DegradoLand

In un universo distopico che ricalca una Taranto fin troppo reale, Thalassia si ritrova catapultata in Degradoland, una terra segnata dall’incuria, dall’inquinamento ambientale e da una cittadinanza assuefatta al declino. Attraverso incontri significativi con attivisti, custodi della memoria e comunità resilienti, la protagonista scopre le ferite ma anche le risorse invisibili del territorio. Ogni capitolo affronta un tema specifico legato alla crisi ambientale, sociale e culturale della città, ponendo l’accento sulla possibilità del cambiamento attraverso la consapevolezza e la memoria.
In un futuro distopico (ma non troppo), inizia l’avventura di Thalassia, catpultata in Degradoland.
Tra le macerie di Degradoland e il relitto di un flottante spacciato per sostenibile, Thalassia incontra Zane e scopre che qualcuno resiste ancora.
Per essere accolta nella comunità di Zane, Thalassia dovrà riconoscere la bellezza che non si raccoglie, ma si protegge.
Nel cuore del Mar Piccolo, Thalassia scopre la magia dei servizi ecosistemici e la forza silenziosa della mitilicoltura, dove la vita sommersa e quella emersa si intrecciano in un equilibrio fragile e prezioso.
Tra le crepe di un fiume derubato, Thalassia riscopre l’essenza di una vita in lotta. Ogni goccia rubata diventa la promessa di una rinascita.
Nel cuore dimenticato di Degradoland, tra le rovine delle Mura Greche, un carrubo ostinato sfida il tempo. Elio, giovane custode di memorie e semi, ci insegna che resistere è un atto di amore, e che ogni radice è una promessa di rinascita.
Tra le rovine di Degradoland, Thalassia riscopre il valore della bellezza che resiste: nei gesti delle comunità! Non è più tempo di fuggire. È tempo di soffiare sulla brace e “accendere un fuoco”.
Thalassia esplora le rovine della città e incontra Lucia, custode di una memoria che resiste. Tra palazzi murati e piazze svuotate, riaffiora la consapevolezza che senza luoghi condivisi, anche i legami si spezzano. Un viaggio nella perdita e nella speranza di rinascita.
Tra scaffali dimenticati e sogni ribelli, Thalassia scopre che la cultura può ancora essere un atto rivoluzionario, dove il sapere si intreccia al desiderio di restare e ricostruire.
Nel cuore del quartiere di Cenere Nova, tra cassonetti “smart” abbandonati e sogni riciclati male, Thalassia si confronta con una delle ferite più profonde di Degradoland: la gestione fallimentare dei rifiuti urbani.
Nel cuore della Gravina del Triglio, Thalassia incontra i giovani di Zambegandia, custodi ostinati di un amore che resiste tra terra e silenzi. Una passeggiata diventa rito, un bulbo di orchidea diventa promessa. Perché lottare, qui, è un atto d’amore quotidiano.
Nel Quartiere delle Lanterne Spente, dove l’aria è veleno e i bambini indossano maschere per respirare, Thalassia incontra Aria. Una bambina, una guida, una regina silenziosa. Dietro ogni maschera, la dignità di chi non si arrende.
Tra le rovine annerite e le bugie istituzionali, Thalassia decide di non arretrare più. Accende un fuoco che non distrugge, ma rigenera. Un fuoco di verità, memoria e riscatto, per chi non ha più voce e per chi ha il coraggio di usarla.
Thalassia salpa verso le isole del Mar Grande e incontra una comunità silenziosa e visionaria: gli Isolani. Tra delfini, mappe segrete e una nuova alleanza, scopre che il mare ha ancora molto da dire. E qualcuno disposto ad ascoltarlo.
Un capitolo che sussurra e grida insieme: Thalassia ascolta le correnti del Mar Piccolo, scorge la vita sommersa che resiste e comprende che ogni eco d’acqua porta con sé un messaggio di rinascita. Qui, tra mitili, cavallucci e radici sommerse, nasce la promessa che la bellezza sa ancora farsi sentire, se solo scegliamo di ascoltarla.
Nel capitolo conclusivo, la giovane donna dai capelli di rame non è più solo viaggiatrice di un mondo spezzato: diventa fuoco, voce, brace che accende la speranza. Con i semi simbolici, Thalassia semina una nuova alleanza tra comunità e natura, ricordando a tutti che la bellezza, come la libertà, non muore: si riaccende.