IL LIBRO – Taranto sembra avere già nel suo oracolo delfico di fondazione il destino di essere “flagello per gli Iapigi”, che realizzerà nel V sec. a.C. impegnandosi nel barbaros polemos contro gli indigeni Peucezi e Messapi. La stasi iniziale verrà interrotta da alcune battaglie delle quali due complessi monumentali delfici costituiscono gli ex-voto. Si delinea, quindi, un filo rosso che parte da Delfi, nell’VIII sec. a.C., con l’oracolo pitico e dopo secoli riconduce allo stesso santuario con l’erezione dei due complessi votivi. Nel V sec. a.C., “la più grande strage di tutti i Greci”, una grande battaglia tra Taranto e indigeni, conclusasi con la vittoria dei locali, si inserirà a pieno titolo nelle vicende del barbaros polemos.