RIPENSANDO ETHRA

Diario da una città siderurgica, una grande bellezza stuprata

di Riccardo Catacchio

Taranto – Nautilus – Lungomare Vittorio Emanuele III / Viale Virgilio 

Ripensando Ethra

Presentazione il 21 Luglio scorso al Nautilus di Lungomare Vittorio Emanuele III / Viale Virgilio a Taranto di un opera letteraria, una raccolta di poesie del già direttore del Corriere del Giorno di Taranto Riccardo Catacchio, (direttore dal 23 gennaio 1986 all’aprile del 1991), 

“RIPENSANDO ETHRA” Diario da una Città siderurgica una grande bellezza stuprata”,

 dei tipi della Scorpione Editrice di Piero Massafra, presentata da Marcello Di NOI direttore de “Il Corriere di Taranto” https://www.corriereditaranto.it/

all’ultimo momento in rappresentanza dell’Autore assente, per sopravvenute ragioni di salute.

Il prof. Alessandro Marescotti, di PeaceLink ne ha curato la prefazione.

Abbiamo voluto avvicinarlo e conoscere il suo parere su questo titolo rievocativo della Storia ma anche della Memoria ” RIPENSANDO ETHRA” considerando, che la città di Taranto è figlia di SPARTA.

Infatti nel 706 a.C. i coloni greci dalla Laconia, giunsero in questo territorio e la fondarono.
Anche l’immagine della copertina è rievocativa di un momento in cui le lacrime di ETHRA bagnano il volto di Falanto, il fondatore di Taranto.
Egli infatti prima di partire aveva interpellato, com’era consuetudine, l’oracolo di Delfi e aveva ricevuto una risposta che lo aveva lasciato perplesso: “Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città“.
Ma quando stanco del viaggio si adagiò sulla gambe della sua compagna Ethra, con un cielo sereno, si ricordò delle parole dell’oracolo. “Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai territorio e città“.
L’immagine appunto della copertina delle poesie di Riccardo Catacchio.
A Taranto un’associazione diretta da Marco De Bartolomeo fondò, circa otto anni orsono, “TARΛΝΤΟ LA CITTA’ SPARTANA” e quindi non capiamo come oggi 2022 la nostra amministrazione abbia voluto definire Taranto, Capitale di Mare, considerando che TUTTE le città sul mare possono fregiarsi di questo titolo, mentre NESSUNA può dire di essere l’UNICA CITTA’ SPARTANA NEL MONDO e SFRUTTARE UN BRAND ECONOMICO, che il MONDO conosce ed apprezza. Un BRAND, che genera ECONOMIA e POSTI di LAVORO. Non ci stancheremo mai di evidenziarlo.
La moglie di FALANTO, ETHRA in un lavoro di Riccardo Catacchio.

La Prefazione curata dal presidente di PeaceLink

Alessandro Marescotti

Il prof. Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink ne ha curato la prefazione. “Mi ha commosso, scrive Marescotti, ricevere la telefonata da Riccardo Catacchio”.

E’ scoccata così la scintilla, che ha attivato una collaborazione, che ha portato a mettere insieme questa raccolta di poesie.

Visibilmente commosso, il presidente di PeaceLink ha voluto raccontare il significato insito in questa raccolta, un’occasione per ribadire che molto probabilmente non c’è oggi una città che RESISTE tenacemente e aggiungiamo NOI, da veri SPARTANI, che NON SI ARRENDONO MAI.

Marescotti non lo ha detto, ma crediamo che nel suo animo, lo spirito spartano aleggi per ribadire di desiderare, come noi, una TARΛΝΤΟLIBERA.

Intanto sono passati dieci anni da quando il GIP, Patrizia Todisco fermò gli impianti inquinanti tenuti ancora in piedi da undici decreti governativi e attivò il PROCESSO “AMBIENTE SVENDUTO”

Era il 26 Luglio del 2012 e il 26 Luglio del 2022 sotto la TARGA MALEDETTA nel Quartiere Tamburi in Via Domenico Ludovico De Vincentis  alle ore 19.30, ci sarà un call pubblica per RICORDARE E RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE PER TARANTOLIBERA 

5 Replies to “Ripensando Ethra, diario siderurgico”

  1. La forza delle idee che ci riportano alle nostre radici. Radici dimenticate che devono trovare la fonte d’acqua perché Taranto deve rinascere. Se non lo facciamo noi attraverso il racconto, i nostri giovani tarantini andranno via senza provarci a liberare questa città. Quelle radici così gloriose e riconosciute in tutto il mondo, devono fare parte del progetto di rinascita, senza il quale, non avremo mai la forza per combattere. Questa città, le sue pietre, il suo respiro, i suoi vicoli, la luce che la pervade, i silenzi secolari degli ipogei, che solo da una manciata di anni sono stati restituiti a tutti noi, grazie soltanto all’amore di semplici cittadini, tutta questa ricchezza, ci deve inorgoglire per ritrovare il coraggio degli spartani. Grazie, Max, per essere tra i pochissimi che portano avanti con forza e ostinazione, quell’idea meravigliosa.

  2. Ringrazio l’amico Max Perrini per la documentazione della serata. È incredibile come la condivisione delle emozioni generata dalle poesie di Riccardo Catacchio sia stata in grado di far emergere gli aspetti profondi di una lotta che continua e che ci vede uniti. La poesia unisce lì dove la politica divide.

    1. Grazie professore, molto gradito il tuo commento. Avremo modo una prossima volta di commentare i molti temi che ci uniscono da forse un paio che ci vedono su posizioni differenti. Complimenti ancora per la prefazione dell’ottimo lavoro di Riccardo Catacchio che come hai avuto modo di constatare dal filmato, sono riuscito a trovare una sua giovane immagine. Mi piacerebbe naturalmente da cronista, riuscire a fotografarlo anche oggi. Vedremo

  3. Una serata importante, dedicata a versi di immensa forza. Leggendo le poesie di Riccardo Catacchio sembra che a parlare sia la stessa Taranto. Parole di disperazione per l’inquinamento che colpisce i più piccoli e che più spesso del sopportabile annulla il futuro di troppi giovani tarantini. E parole di ringraziamento per tutti quei tarantini che si impegnano affinché si torni a respirare aria pura, di giustizia e dignità per questa terra baciata da divinità benigne.
    Ringrazio Max Perrini per questa iniziativa. Fissare, attraverso le sue videoriprese, i momenti salienti di questa presentazione è fondamentale per la crescita culturale del nostro territorio.

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