Assemblea permanente in Piazzetta Gandhi

I Cittadini di Taranto si sono nuovamente autoconvocati permanentemente anche ieri 10 settembre 2025 in Piazzetta Gandhi a Taranto per far sentire in maniera forte e condivisa il loro dissenso sulle scelte che si vorrebbero attuare sulla farlocca decarbonizzazione

L'intervento del Presidente di Giustizia per Taranto, Massimo Ruggieri

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La nota di Giada Marossi

Nel video, il Presidente miticoltori di Taranto Luciano Carriero interviene all’assemblea permanente del mercoledì di Giustizia per Taranto, condividendo le sue preoccupazioni sulla situazione della miticultura tarantina.
Ricorda che già nel 2012 il procuratore Sebastio, sulla base di uno studio scientifico sugli agenti inquinanti della nave rigassificatrice, constatò che tali agenti avrebbero potuto raggiungere il Mar Piccolo. Carriero aggiunge che le correnti marine possono diffondere problemi in tutta l’area del Mar Piccolo e del Mar Grande.
La recente moria della miticultura a Ravenna, collegata alla presenza della nave rigassificatrice, dimostra quanto la situazione sia delicata anche per Taranto, dove la miticultura è particolarmente vulnerabile.
Il Presidente sottolinea che il lavoro della miticultura tarantina è artigianale, a impatto zero e sostenibile, e contribuisce a valorizzare la città, promuovere la sua identità culturale ed economica e offrire un’immagine positiva all’Italia intera.
Carriero racconta che se dovesse arrivare la nave rigassificatrice, perderebbe tutto. Non ci sarebbe più la cozza di Taranto, e lui e tutta la sua famiglia sarebbero costretti ad andarsene. Non riesce a immaginare una Taranto senza la famosa cozza tarantina.
Ricorda inoltre che dal 2012 nulla è stato fatto: nessun colore politico ha sostenuto la miticultura.
La categoria è già una fortuna che esista ancora e bisognerebbe valorizzarla per tutto ciò che fa.
L’impatto economico è significativo: dagli anni 2001 ad oggi la miticultura si è degradata a livello economico a causa dell’inquinamento. A Mar Piccolo i lavoratori erano circa 2000, oggi sono solo 400. La sua impresa contava 35 persone che hanno perso il lavoro, così come altre 50 imprese simili, senza considerare tutto l’indotto. Imprenditori che avevano fatto investimenti, comprato camion, hanno perso tutto dall’oggi al domani. In totale, circa 2000 posti di lavoro sono stati persi. Secondo Carriero, non bisogna inseguire qualche posto di lavoro che nulla hanno a che fare con l’identità della città: l’obiettivo principale deve essere salvare l’identità di Taranto.
Infine, Carriero lancia un appello diretto a tutta l’Assemblea: “Basta! AVAST! Difendiamo il nostro mare” e i posti di lavoro esistenti.
La miticultura tarantina si oppone fermamente al rigassificatore.

L'intervento del Presidente di ConfCommercio Taranto dei Mitilicoltori Luciano Carriero

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Il commento di Gladys Spiliopoulos

Dobbiamo difendere la nostra mitilicoltura: non è solo un elemento identitario del territorio, ma anche un servizio ecosistemico fondamentale. Le cozze non forniscono soltanto approvvigionamento alimentare: filtrano l’acqua, ne migliorano la qualità e contribuiscono all’equilibrio degli ecosistemi marini. E c’è di più: nella formazione del guscio, fatto di carbonato di calcio, le cozze incorporano carbonio, partecipando così al ciclo naturale che contrasta i cambiamenti climatici.

Il parere del Consigliere Anna Grazia Angolano del M5S

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Il parere del Consigliere di maggioranza Luca Contrario

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La nota tecnica del cittadino Fabio Peluso

Qui l’intervento del cittadino Fabio Peluso che ha espresso forti perplessità riguardo alle dichiarazioni rilasciate da esponenti locali sulla presunta INNOCUITÀ della presenza delle navi rigassificatrici nel porto di Taranto.
Ha spiegato in maniera tecnica che non si tratta di una singola nave, ma di un continuo andirivieni di navi metaniere.
Ha illustrato i rischi connessi:
Sicurezza: possibilità di incidenti in un’area già sensibile.
Ambiente e fauna marina: impatti significativi sugli ecosistemi del Mar Grande.
Occupazione: effetti minimi, poiché le operazioni saranno svolte dal personale di bordo già previsto.
Prima di rilasciare dichiarazioni rassicuranti, è necessario approfondire questi aspetti e valutare con serietà le conseguenze per il nostro territorio.
E poi ,non possiamo permettere che lo stesso sistema politico, prosegue Fabio Peluso, che ha determinato il disastro industriale di Taranto si proponga oggi come il protagonista del suo rilancio.
La Nostra Città ,il Nostro Mare ,la Nostra Comunità merita una visione nuova, fondata sulla sicurezza, sulla salute e su uno sviluppo realmente sostenibile.
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