MUSEI INDUSTRIALI

Pianificazione e complessità

tra nostalgie produttive e sostenibilità

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Interessante pomeriggio oggi 7 giugno 2023, presso il Circolo Ufficiali, sala delle Vele della città spartana.  Gli Amici dei Musei hanno organizzato un incontro per evidenziare il tema dei Musei Industriali.

Le interviste a cura di Silvana Giuliano

a una giovane eccellenza emigrante tarantina, Marco Spada, giovane architetto e ricercatore appassionato, Senior Lecturer in Architecture presso la University of Suffolk di Ispswich.

All’architetto Carmelo Di Fonzo, già funzionario responsabile della SABAP

All’architetto Paolo Bruni, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto.

I vari interventi

Tema , che assume particolare rilevanza e significato nella nostra città in ragione del “caso” Taranto, città divisa ancora tra realtà produttiva e cultura archeologica, come si legge in una nota degli stessi Amici dei Musei.

Il Museo della Ruhr a Essen, in Germania, il Museo del Patrimonio Industriale a Bruxelles, in Belgio, i Musei del Carbone tra Spagna e Galles, offrono alle comunità uno spazio per ricordare e riflettere sul proprio passato industriale e culturale.

La crisi del modello economico cui rimanda il fenomeno Ilva dovrebbe orientare ad una riconfigurazione del paesaggio culturale, non più oscurato dal significante unico dell’industria pesante, ma riguadagnato alla sua millenaria e stratificata bellezza.

Una dimensione in cui sia possibile rendere le fabbriche “ i futuri centri storici delle attuali periferie”.

Di tutto questo ne ha argomentato una giovane eccellenza emigrante tarantina, Marco Spada, giovane architetto e ricercatore appassionato, Senior Lecturer in Architecture presso la University of Suffolk di Ispswich.

L’architetto Marco Spada, che abbiamo anche avvicinato per conoscere quanto sia interessante il suo discorso legato a quello dei rischi per la salute e per l’ambiente, con un ulteriore contributo scientifico fornito da un altro giovane e brillante studioso, sempre tarantino, Rodolfo Sardone, Direttore Scientifico-Casa delle Tecnologie- Calliope.

Il caso Taranto è stato paragonato a realtà industriali virtuose, che hanno saputo trovare un giusto compromesso tra salute e benessere sociale, grazie ad interventi mirati di sanità pubblica. Si è parlato quindi del nuovo approccio, che considera la salute un ecosistema, di recente definito “one Health”, e di progetti innovativi di elevata qualità tecnologica.
Ha coordinato l’incontro l’architetto Carmelo Di Fonzo, già funzionario responsabile della SABAP ed è intervenuto  l’architetto Paolo Bruni, presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto.
Sollecitato a parlare è intervenuto anche il veterano architetto Vincenzo De Palma, già responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Taranto, il quale ha esortato tutti a fare squadra per sollecitare la chiusura di un impianto industriale, ormai anacronistico per questo territorio.

Il nostro racconto fotografico

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