In costruzione
Lo Spirito Jonico Spartano per festeggiare i 100 anni dell'Arma Azzurra.
Bellissima serata in villa Peripato a Taranto per festeggiare con uno spettacolo di Danza, Musica ed Arte i 100 anni della nostra Arma Azzurra e ricordando che abbiamo nella nostra città la SVAM Scuola Volontari Areonautica Militare
Nella centralissima villa Peripato una speciale ed indimenticabile celebrazione dedicata ai primi 100 anni dell’Arma Aeronautica italiana, organizzata dalla Scuola SVAM – Scuola Volontari Aeronautica Militare di Taranto, la cui sede tarantina come noto è presente sin dal 1914 nell’area dello storico Idroscalo dedicato all’ufficiale pilota Luigi Bologna, area compresa tra le mura greche di Collepasso ed il Ponte di Punta Penna.
Sede prestigiosa, che ospita tra l’altro, uno dei più bei gioielli in stile liberty del patrimonio storico ed architettonico dei beni culturali italiani, costruito dell’architetto Armando Brasini.
Il connubio della cittadinanza di Taranto con l’Aeronautica e con il volo è in realtà davvero solido e molto duraturo perché risale non solo a decenni ma addirittura a millenni fa, per una circostanza davvero singolare, che è stata raccontata in un luogo altrettanto storico e speciale rappresentato proprio dai giardini del Peripato, il cui viale centrale è stato teatro di incredibili avvenimenti come le passeggiate delle menti più brillanti e protagoniste della storia dell’umanità, per ragionare e discettare di cosmo, di volo e di imprese umane.
Anche per questo, l’Ufficio Comando della SVAM di Taranto, nella persona del suo comandante colonnello Claudio Castellano, ha pensato di affidare l’evento all’estro e alla creatività delle organizzazioni ed associazioni artistiche e culturali di Taranto impegnate nella promozione del territorio attraverso il recupero e la riproposizione delle antiche arti, delle radici storiche ed identitarie del patrimonio immateriale e popolare locale. Le stesse organizzazioni conservano un legame speciale con l’Aeronautica Militare di Taranto perché dal 2022 sono state protagoniste di altri due speciali eventi artistici tenuti proprio all’interno della base aeronautica.
La presentazione dell'evento a cura del giornalista Gianmarco Sansolino
La storia e le imprese registrate qui a Taranto sono state e continueranno a rimanere di rilievo e per quanto già note a molti, forse strapperanno qualche espressione di sorpresa e di stupore anche ai concittadini più smaliziati, perché il ricordo della grande avventura del volo umano e della sua grande epopea non poteva che iniziare dalla celebrazione delle intuizioni di un protagonista di una impresa eccezionale per l’intera umanità.
Archita, il più illustre tarantino di tutti i tempi, è stato impersonato dal noto e tanto amato etnomusicologo e filosofo salentino Pierpaolo De Giorgi, accompagnato dalla calda e profonda voce narrante di Antonella Coronese. I due hanno portato in scena questo speciale ed inedito contributo proposto da Saverio Max De Florio, appassionato studioso di tradizioni popolari greche e magnogreche dell’Associazione Culturale Neopolites di Taranto. Pierpaolo ha narrato il senso del volo nel pensiero greco per ricordare ed omaggiare Archita quale inventore della prima macchina volante senza pilota più pesante dell’aria, ovvero il primo drone della storia.
E nella serata dedicata alle origini non poteva neppure mancare un omaggio ed un ricordo dedicato anche ai fatti mitici ed eroici, che precedettero la fondazione di Taras, curato sempre dal presidente dell’Associazione Neopolites. L’ecista, navigatore e fondatore è stato impersonato dal bravo e convincente linguista Alfredo Bianchi, mentre nel gruppo dei giovani partheni vi erano il nostro giovane campione di nuoto Marco D’Aniello, dal disegnatore di illustrazioni magnogreche Francesco Stola e dal giovanissimo Giovanni Girardi.Voce narrante del giovane e valente attore Giovanni Di Lonardo e logistica della rappresentazione curata dall’appassionatissimo Alessandro Blasi di Spartanpolis.
Ma le celebrazioni dei primi 100 anni dell’Aeronautica Militare non sarebbero state le stesse senza proiettarsi in un viaggio nel suggestivo e misterioso universo femminile dei riti misterici di Taras: le nostre ninfe del Mar Jonio, le Nereidi di Taras, hanno dato vita ad un’altra elegante performance di teatro e danza magnogreca. Le ragazze hanno eseguito i loro “Riti sotto la luna” guidate dalla coreografa Clelia Madaro (più nota a Taranto come “Tama la spartana”). Le raffinate danze greche sono state eseguite dalla stessa Clelia, da Nella Mancini, Francesca Manco, Stefania Petruzzi. Filomena Secondo e Fabiola Iannantuoni. Alla consolle Marco Gigante. Le voci narranti erano delle bravi attrici Grazia Rizzi ed Antonella Coronese. La sottile e vellutata voce solista di Chiara Torsello ha incantato e sorpreso il pubblico, coadiuvata dai giovanissimi musicisti del Conservatorio Giovanni Paisiello. L’accompagnamento musicale finale è stato garantito dai Tamburellisti di Torrepaduli.
Tra i musicisti presenti vi erano come anticipato anche gli alunni dell’altra grande eccellenza della nostra città, che proprio di recente ha ricevuto il tanto ambìto riconoscimento e titolo di Conservatorio di Stato: l’Istituto Musicale Giovanni Paisiello di Taranto oggi coordinato dal direttore Gabriele Maggi. Con il gruppo del Paisiello si sono esibiti Benedetta Primiceri all’arpa, alunna della professoressa Grassi, Alessandra Simonetti al flauto, alunna del professor Di Gioia e Ettore Totaro alle percussioni alunno del professor Urso.
Al termine, il grande e memorabile concerto degli amatissimi Tamburellisti di Torrepaduli, veri e grandi amici della città di Taranto. Pensate: sono stati davvero il primo gruppo musicale folk italiano del dopoguerra ad aver attuato la ricerca approfondita ed il recupero integrale della tradizione nota in tutto il mondo col nome di pizzica e taranta. Raccontare il curriculum dei Tamburellisti di Torrepaduli è compito impossibile: sono presenti e richiesti da sempre non solo in Italia, ma anche in Europa ed il fondatore della band, l’etnomusicologo e filosofo della Magna Grecia Pierpaolo De Giorgi, è anche un noto e prolifico autore di testi specializzati sul fenomeno del tarantismo in ogni suo aspetto.
Alcuni musicisti del gruppo hanno suonato e suonano per il celebre Festival della Notte della Taranta. Nella serata speciale di Taranto hanno suonato Pierpaolo De Giorgi, alla chitarra; Donato Nuzzo, Rocco Luca e Gioele Nuzzo ai tamburelli; Giuseppe Astore al violino; Francesco Erriquez alla chitarra chitarrista, e la profonda voce era di Anna Costa. Sul palco con i tamburellisti anche la stupenda ed incredibilmente brava danzatrice brindisina Daniela Errico, una delle più valenti della Puglia. Insieme, hanno dato vita ad uno dei loro più bei concerti degli ultimi anni.
E poi una sorpresa per un gran finale. Un nuovo contributo dedicato sempre all’antichissima epopea aeronautica che Taranto può vantare più di tante altre città. Diverse volte è stato menzionato dagli storiografi il racconto del mitico volo della Colomba a vapore costruita dal filosofo, nonché indimenticabile governatore della città di Taras, Archita. Come sarà maturata davvero questa impresa ed in quale condizione cittadina avrà avuto luogo? Poiché a molti sarebbe piaciuto non soltanto ascoltare di questo racconto epocale della storia del volo ma magari, perché no, anche vederlo, è stata proiettata sul maxischermo anche la ricostruzione tridimensionale, opera originale ed inedita del professor Marco Mellace, sicilianissimo e noto appassionato dell’antica Taras e di tante altre grandi città grandi protagoniste della storia mediterranea. Mellace proprio di recente ha ricevuto grandi riconoscimenti in ambito internazionale relativamente alla sua ricerca e alla ricostruzione urbanistica dedicata alla città di Gerusalemme, nonché per la sua instancabile missione realizzata a scopo del tutto gratuito e divulgativo per attribuire un volto eroico ed accattivante alle più antiche città d’Italia. Gli spettatori sono stati grati anche a questo divulgatore così innamorato della città per l’ inedito ed appassionante contributo realizzato per l’Aeronautica Militare di Taranto con la consulenza di Saverio Max De Florio. L’opera di ricostruzione tridimensionale di Marco non è ancora terminata, ma continuerà anche il prossimo anno.
Come sia stato possibile tutto è presto detto: i coordinatori, il regista Saverio De Florio e la coreografa Clelia Madaro, si distinguono per il loro grande impegno nel costruire eventi ambiziosi e di pregio sempre attraverso un apporto corale ed una sinergia con altre analoghe associazioni del territorio. Anche gli spettacoli magnogreci più suggestivi di quest’anno hanno potuto avere luogo grazie al grande impegno delle ragazze e ai ragazzi delle Compagnie e delle Associazioni culturali e Sportive della nostra provincia che hanno affiancato le Nereidi di Taras: i Viandanti Sognatori, Itaca, le associazioni sportive Ikkos e Vogatori Città di Taranto, Follow Your Sun, Lovely Taranto.Le stupende immagini di Taranto destinate al maxischermo sono state fornite da Daniele Correnti ed Alberto Civitillo di Taras Art Drone. Il programma culturale portato nella Villa Peripato ha in realtà rappresentato la sintesi di una attività, che aveva preso avvio proprio nella base SVAM dell’Aeronautica MIlitare di Taranto nei precedenti mesi del 2022 e 2023, i cui temi sono stati ripresi e sostenuti anche dal Comune di Leporano, il primo storico luogo dell’arrivo dei greci partheni.
All’evento, oltre ai cittadini di Taranto hanno preso parte i più alti ufficiali delle Forze Armate di Aeronautica, Marina e Carabinieri di stanza a Taranto ed i membri della Giunta del Comune di Leporano e dell’Assessorato alla Cultura, anch’essi protagonisti e sostenitori del Festival della Magna Grecia conclusosi nelle settimane precedenti a Leporano. All’Aeronautica Militare ed la suo comandante colonnello Claudio Castellano, non possiamo che rivolgere un sincero e caloroso ringraziamento per il coraggio dimostrato nell’aver coinvolto e dato la possibilità di esprimersi a tanti giovani e talentuosi tarantini. L’Arma Aeronautica ha mostrato anche in questa occasione di essere vera istituzione, impegnata non solo nel proprio ruolo, ma anche nel sostegno alle giovani promesse artistiche tarantine le quali, a partire dal giorno successivo a quello dell’evento ed in virtù della grande prova di bravura offerta al pubblico, sono state chiamate ad esibirsi in nuovi eventi in Italia ed all’estero. Questi ragazzi hanno davvero potuto disporre del meglio: del migliore e più ampio palcoscenico all’aperto e del relativo supporto allo spettacolo assicurato dalla responsabile Gabriella Casabona, nei giardini della storica Villa Peripato, le migliori dotazioni sceniche garantite dal team professionale di Pierfrancesco Chiurlia.