UNO MAGGIO TARANTO, LIBERO E PENSANTE
WORK IN PROGRESS
Simone Calienno
Il palco di Uno Maggio Taranto si schiera. Artisti, giornalisti, scrittori, attivisti scelgono da che parte stare
É stato un primo maggio libero in tempi in cui la libertà sembra minata. Un palco in cui ogni artista ha potuto esprimersi attivamente sui temi che in questo momento storico contano di più: no all’inquinamento, stop al disastro ambientale, Palestina, genocidio, antifascismo, “perché prima di essere musicisti, siamo cittadini e in quanto tali abbiamo il diritto di schierarci”. Tra gli altri, le parole di Patrizio Fariselli, pianista degli Area – la band più longeva sul Palco di Taranto, che ha aperto la sua performance con “Luglio, agosto, settembre (nero)”, pezzo dedicato alla questione palestinese – sono state rappresentative, in tempi di censure sempre più frequenti, di tutti gli artisti intervenuti al Parco delle Mura Greche di Taranto ieri, 1 maggio 2024. Nonostante l’evento sia da sempre totalmente organizzato dal basso e autofinanziato, questa edizione di Uno Maggio Taranto può dichiararsi tra le più appassionate e partecipate, con un picco di oltre 30 mila persone intervenute al parco, e dei numeri social che si confermano di portata nazionale, con 1 milione di persone coinvolte e 5 milioni di visualizzazioni sui contenuti dei profili di Uno Maggio Taranto 2024.